3.3. Testimoni testuali del Nuovo Testamento
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  • Il manuale continua a fare un bel lavoro per noi. In sole tre pagine (pp. 121-123) si trova tutto quello che serve per studiare questa domanda, sotto l’epigrafe 13. Il testo del Nuovo Testamento.

  • Come informazione posso dirvi che il Nuovo Testamento è stato il testo usato per l’ideazione delle procedure della critica testuale. La distinzione fra “testimoni diretti” e “indiretti” la potete trovare applicata a altri testi antichi. La specificità del Nuovo Testamento da questo punto di vista sta nell’ammontare impressionante di manoscritti conservati. Sono così tanti infatti che ancora oggi manca un’edizione critica maior, cioè un’edizione che contenga tutte le varianti esistenti (anche quelle un po’ sciocche, come gli errori evidenti). Si sta elaborando ma è molto faticoso. Per farvi un’idea, i volumi apparsi delle Lettere Cattoliche hanno una o due righe di testo nel corpo e il resto e una quantità mostruosa di note in calce (apparato critico). L’edizione che si usa e, invece, un’edizione critica manuale. Non c’è tutta l’informazione, ma si può essere ragionevolmente sicuri che i migliori manoscritti sono stati studiati in profondità.