2.6. La formazione del canone dell’Antico Testamento e della Bibbia Ebraica
Numero di risposte: 2
  • Un’altra domanda storica. Il materiale per rispondere è a pp. 164 e ss. nel manuale. Ma forse trovate una certa difficoltà per distinguere la presente domanda da quella precedente. Proviamo a chiarire.

  • Il popolo di Israele aveva con sé una certa quantità di libri ritenuti sacri. Arrivati a un certo punto, quell’insieme di libri ha dato luogo a un processo canonico, anzi, a due processi canonici: quello che è cristallizzato nella Bibbia Ebraica e quello che è diventato l’Antico Testamento cristiano. Ognuno di quei processi ha avuto anche due risultati:

    1. Si arriva a una distinzione netta fra sacro e non sacro (tecnicamente: canonico e apocrifo), finendo con le esitazioni esistenti su certi scritti.

    2. L’insieme di libri diventa un libro. Ciò non si fa a scapito dell’entità dei singoli libri. Vale a dire, la Bibbia è un testo di testi. L’insieme si presenta come un messaggio unitario, costituito da messaggi singolari che contribuiscono al senso globale mantenendo operativo il senso proprio (testo è l’unità minima di comunicazione per scritto).

  • Per lo studio dei due processi canonici di cui parliamo qui, è fondamentale considerare lo spartiacque storico costituito dall’evento-Gesù Cristo. Ecco perché le domande sono due: prima e dopo Gesù. In mezzo, allora, ci sarebbe il rapporto di Gesù stesso con le Scritture di Israele (argomento trattato nel manuale a pp. 84 e ss.). Non c’è una domanda specifica su questo argomento nella seconda fase di studio, perché il rapporto di Gesù con le Scritture è un elemento fondante della fede cristiana, che trova il posto giusto nella prima fase di studio.

  • Per essere concreti: Quali argomenti sono contemplati nella domanda 2.5. e quali nella 2.6?

    • 2.5. Siracide, Qumran e la traduzione dei Settanta (quello dei sadducei è meno importante).

    • 2.6. Giuseppe Flavio, 4 Esdra, Jamnia; Gerolamo e il dibattito nella Chiesa antica sul “canone lungo” e il “canone breve”.

In riposta a Primo intervento
Ri: 2.6. La formazione del canone dell’Antico Testamento della Bibbia Ebraica
di Fulvio ARBORIO -

Non sono sicuro di aver capito la domanda: vuole sapere che 2.5 riguarda il canone della Bibbia Ebraico e 2.6 il canone dell'Antico Testamento cristiano?

In riposta a Fulvio ARBORIO
Ri: 2.6. La formazione del canone dell’Antico Testamento **E** della Bibbia Ebraica
di Carlos JÓDAR -

Chiedo scusa, ho fatto un errore di battitura nel titolo: mancava "e".

Il chiarimento:

  • 2.5 riguarda i testi sacri di Israele prima di Gesù. Un canone non c'è, se non in nuce (divisione degli scritti in tre gruppi, per esempio).
  • 2.6 riguarda i testi sacri di Israele dopo Gesù. Praticamente si tratta di vedere come il canone è raggiunto la chiusura nel giudaismo e nel cristianesimo.