2.2. Marcione e Taziano
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  • I due signori menzionati nella domanda ricevono l’attenzione del manuale con un paragrafo a testa (pp. 142 e 144). Tutt’e due erano – ahimè – un po’ eretici. Il povero Marcione addirittura parlava dell’esistenza di due divinità. Non mi domandate come faceva a fare compatibile tale idea con il messaggio cristiano: le sua opera non si conserva.

  • Il caso di Marcione è un’esempio molto chiaro del contributo delle eresie allo sviluppo dottrinale. Persino c’è chi dice che Marcione sia “l’inventore del canone”. Suona un po’ spinto, ma è vero che i primi pronunciamenti autorevoli della Chiesa sul canone sono in risposta all’elenco canonico (ridotto) di Marcione.

  • Di Taziano però devo dire che la sua eterodossia non riguarda il nostro argomento del canone. Lui è stato encratita, cioè uno che riteneva peccaminosi il matrimonio, la carne e il vino. La sua armonia dei quattro vangeli, il Diatessaron, non è di per sé problematica (altrimenti le librerie religiose cattoliche sarebbero tutte nei guai). Il problema è venuto dopo quando nelle Chiese siriache hanno usato il Diatessaron nella liturgia al posto dei quattro vangeli. Così è capitato che un padre della Chiesa di spicco come sant’Efrem non ha mai letto i vangeli! La situazione si è normalizzata nel V sec., quando i vescovi siriaci hanno ordinato ritirare le copie del Diatessaron dalle parrocchie. Sembra che lo abbiano fatto avendo avuto notizia delle idee poco ortodosse di Taziano, ma per capire la questione occorre distinguere le cose. Non sembra che le idee strambe di Taziano siano finite nel Diatessaron e nemmeno consta che sia stato Taziano a proporre il suo libro per la liturgia.

In riposta a Primo intervento
Ri: 2.2. Marcione e Taziano
di Fernando DI CICCO -

Marcione, che aveva fatto proselitismo nel II secolo d.C. arrivò a Roma intorno al 140 d.C, era del Ponto era una regione che si trovava sull’attuale costa sud del Mar Nero. Ciò che ha operato Marcione lo conosciamo dagli scritti di Tertulliano che lo combattè con una sua opera , l’Adversus Marcionem. Marcione infatti ebbe, suo malgrado, il merito di fare in modo che la Chiesa ancora giovane, dovesse far chiarezza su alcune delle Scritture che lui non accettava e su altre eresie da lui predicate. Egli sosteneva che ci fosse un Dio crudele e cattivo dell’A.T. ed uno buono che era il padre di Gesù Cristo, per questo motivo disconosceva per intero l’A.T. mentre riconosceva in parte l’N.T. Accettava in parte gli scritti di Paolo di Tarso e solo il Vangelo di luca senza però l’infanzia di Gesù.

Taziano, sempre nel II secolo d.C. scrive un’opera chiamata Diatessaron che vuol dire “attraverso quattro”, riferito ai 4 Vangeli. Ma appunto significa attraverso e non i quattro Vangeli, per cui qui si nota subito una indebita manipolazione dei Vangeli “attraverso” la riscrittura fatta da una mente non sicuramente ispirata come lo furono i quattro Evangelisti. I vangeli per loro natura non sono riscrivibili perché inviolabili, ma evidentemente Taziano non li considerava tali. Questa sua opera ebbe successo specialmente in Siria dove fu usato nella Messa fino al V secolo. Ma sembra che non sia stato Taziano proporre la sua opere in luogo dei Vangeli nella Messa.