1.2. «Economia» in DV n. 2
Numero di risposte: 3
  • Per rispondere, la strada più logica è leggere quel numero della Dei Verbum e tentar di spiegare con le proprie parole* ciò che là si trova. Un sussidio per il compito lo trovate nelle pp. 53 e ss. del manuale (7.3. La rivelazione e la sua economia [DV2]).

  • In questo caso però, non mi sottraggo a dire la mia. Il termine “economia” non c’entra evidentemente con i soldi in questo contesto. Si rifà al senso etimologico: “la legge della casa”. Si utilizza con questo senso inconsueto nella lingua comune, perché ha un’importante tradizione di uso in contesto teologico. Dire che la rivelazione divina è “economica”, vale a dire, “ordinata” o qualcosa di simile, non è per prevenire che qualcuno pensi che Dio sia disordinato. Si dice come modo di esprimere che la rivelazione divina si presenta agli occhi umani come logica o comprensibile. Non sarebbe scontato, perché Dio è per definizione aldilà della capacità umana di comprensione. Dunque, stiamo dicendo che quando Dio si rivela vuole farsi capire. Il termine biblico che esprime tale concetto è quello di fedeltà. Dio è “il Dio fedele”, non perché ci sarebbe la possibilità che fosse “infedele”, ma perché il suo operato ad extra (ai nostri occhi) appare come un insieme coerente che interpella chi lo percepisce in vista alla comprensione. Senza pretese, evidentemente, di una comprensione esauriente: sempre è possibile approfondire la conoscenza dell’auto-comunicazione divina.

* “Con le proprie parole”, mi raccomando…

Loopholes

In riposta a Primo intervento
Ri: 1.2. «Economia» in DV n. 2
di Franca RAINALDI -

DV. testo in allegato questo è il commento:

Dio si rivela a noi attraverso la Rivelazione, mantenendo il patto dell'alleanza con il popolo ebraico di salvezza, mediante l'offerta di se' fatto uomo, in ''Gesù'' e ci  manifesta la sua economia salvifica: ''Dio vuole che tutti gli uomini siano salvi e giungano all'incontro con DIO per godere della sua contemplazione eterna''. Dunque l'atto della rivelazione è concepito come una auto-comunicazione di Dio che esce dal silenzio del suo mistero per farsi conoscere e comunicare se stesso in vista di una comunione di vita con l'umanità. Dio, rivelandosi rese gli uomini capaci di conoscerlo (attraverso il Vangelo) e di amarlo. La rivelazione come del resto la creazione è atto di  Amore libero e gratuito che null'altro desidera se non il bene degli uomini che ama e a cui si rivela. L'oggetto della rivelazione è Dio nel suo mistero Trinitario offrendoci la salvezza realizzata attraverso la persona del Figlio prediletto, che si è fatto obbediente fino alla morte in croce. Il cristo che è fine e principio di tutto,'' vero Dio e vero uomo'', nostro mediatore e pienezza di tutta la rivelazione.

In riposta a Primo intervento
Ri: 1.2. «Economia» in DV n. 2
di Adriana MAZZARELLA -

La DV nella parte 1dice che:"questa economia di salvezza avviene con eventi e parole intimamenteconnessi"

La Rivelazione è fatta di accadimenti storici, non  di comunicazione di idee o sistemi filosofici, poniamo ad esempio la venuta di Abramo nella terra di Caanan; Abramo,era un ricco commerciante, per questo poteva essere giunto lì per diversi motivi, soggetto quindi a diverse interpretazioni, ma ecco la Parola lo spiega e lo precisa.Ascoltando il comando di Dio dato ad Abramo:(Esci dalla tua terra......)noi comprendiamo la vera portata di questo evento: la venuta di Abramo è l'inizio di un cammino di salvezza nel quale Dio coinvolgerà l'umanità.

Possiamo allora dire che l'evento ha bisogno della parola che lo chiarifichi, ma nello stesso tempo anche la parola anche la parola ha bisogno dell'evento, perchè la verità da esse enunciate abbiano riscontri in fatti concreti.