1.7. Passi del Nuovo Testamento sull’ispirazione
Numero di risposte: 3
  • Entriamo nell’ultimo punto della prima fase di studio: l’ispirazione scritturistica. La verifica delle conoscenze su questo concetto si farà tramite due delle domande di autovalutazione, più la richiesta di una definizione derivata dall’inclusione del termine “ispirazione” nel glossario. Se vi ricordate, la definizione l’abbiamo lasciata in sospeso e la dovremo riprendere a continuazione.

  • Ma prima procediamo con la domanda presente. Ciò che viene chiesto è molto concreto: quali passi del Nuovo Testamento gettano luce sul concetto di ispirazione? La risposta, evidentemente, deve consistere nell’elenco e la spiegazione di certi passi biblici. Trovate l’informazione ben spiegata con un’estensione di testo ragionevole nelle pp. 99-103 del manuale (10.1. Le testimonianze bibliche sull’ispirazione). Aggiungo un paio di considerazioni.
    1. Perché non si studia la questione anche nell’Antico Testamento? Rispondo: perché il concetto non appare esplicitamente prima del Nuovo Testamento. Si potrebbe tentare di andare alla ricerca di elementi impliciti – parecchi manuali lo fanno –, ma c’è un rischio che preferisco evitare, che è quello di forzare i testi veterotestamentari cercando in essi una problematica che è tutta nostra e per niente loro.

    2. Non si parla di ispirazione nell’Antico Testamento e nemmeno nel Nuovo troveremo una grandissima informazione. I passi menzionati nel manuale sono tre (1Pt 1,23-25; 2Pt 1,20-21 e 2Tm 3,16), ma solo nell’ultimo appare esplicitamente il concetto: «Tutta la Scrittura, ispirata da Dio…». Allora, al meno in 2Tm 3,16 si spiegherà quello che sia l’ispirazione? No. Si usa il termine e basta. Comunque, la scelta del termine ha una certa importanza, perché il suo origine precristiano è abbastanza “rischioso”. Quel theópneustos “soffiato dalla divinità” greco non è stato inventato da san Paolo. Viene usato per descrivere opere letterarie talmente riuscite che sembra inspiegabile che siano il solo prodotto dell’ingegno umano. È il noto concetto di ispirazione letteraria. 2Tm 3,16 ci dà il permesso di applicare “ispirazione” alla Scrittura, ma così facendo, si produce un curioso fenomeno di decostruzione di una metafora. Dubito che i primi utenti di theopneustos pensassero che veramente un dio aveva fatto qualcosa. Noi, invece, ne siamo convinti che Dio parla nella Scrittura.

(To be continued)

In riposta a Primo intervento
Ri: 1.7. Passi del Nuovo Testamento sull’ispirazione
di Mauro SAURO -

Buon giorno professore,

sul manuale a pag 99 c'è scritto che il terzo passo da considerare  come testimonianza biblica sull'ispirazione, (oltre a 2Pt 1,20-21 e 2Tm 3,16), è 1Pt 1, 10-12.

1Pt 1,23-25 viene citato a pag 96 come testimone del fatto che la Scrittura è Parola di Dio. Sembra essere quindi una testimonianza indiretta sull'ispirazione.

Quali versetti dovremmo quindi ritenere come testimonianze bibliche sull'ispirazione?

Una domanda tecnica: per l'esame i passi biblici occorre saperli a memoria o possiamo usare la bibbia?

La ringrazio per l''aiuto.

Marco.

In riposta a Mauro SAURO
Ri: 1.7. Passi del Nuovo Testamento sull’ispirazione
di Carlos JÓDAR -
  • Assolutamente d'accordo. Come si dice nell'intervento, 1Pt 1,23-25 si potrebbe collegare con l'argomento… ma ammettiamolo, ho sbagliato nel digitare le citazioni. Ecco il chiarimento: i passi classici che si menzionano come contenenti un riferimento all'ispirazione sono due: 2Pt 1,20-21 e 2Tm 3,16. Al primo si può associare bene 1Pt 1,10-12. Contengono elementi diversi:

    • 2Tm 3,16: il termine "ispirato" e praticamente nient'altro. Non contiene una spiegazione.

    • Le lettere di Pietro puntano all'azione dello Spirito, che sarebbe il ponte che connette i due autori della Scrittura.

  • Risposta tecnica: potrete usare la Bibbia nell'esame.

In riposta a Carlos JÓDAR
Ri: 1.7. Passi del Nuovo Testamento sull’ispirazione
di Fulvio ARBORIO -

Aggiungerei i passi che ho citato nella mia risposta alla domanda San Paolo vs Dante 1Cor 7,8-9 nel versetto 8 dà un consiglio personale, nel 9 ordina, non lui, il Signore, più aggiungerei Gal 1,8, Paolo non si riferisce a un'ispirazione esplicitamente, ma afferma la veridicità dei contenuti che metteva per iscritto, credo che sia questo il concetto di ispirazione